Timbri Lotto

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Timbri lotto: strumenti tecnici per la numerazione rapida e la tracciabilità

I timbri lotto sono strumenti professionali utilizzati per identificare in modo immediato codici di produzione, lotti, scadenze e riferimenti interni su confezioni, etichette, imballaggi e documentazione di magazzino. L’obiettivo è garantire tracciabilità costante in ogni fase della filiera, dalla produzione allo stoccaggio fino alla distribuzione.

La leggibilità del codice e la velocità di apposizione sono elementi chiave: un timbro lotto correttamente configurato permette di ridurre errori di marcatura e di uniformare i sistemi di identificazione in ambienti ad alto volume operativo.

Tipologie di timbri lotto: numeratori, datari e timbri con testo fisso

La categoria include principalmente strumenti meccanici con bande regolabili, progettati per aggiornare rapidamente numeri, date e codici senza sostituzione della gomma incisa.

Numeratori: dotati di bande mobili che consentono l’aggiornamento progressivo di cifre e lettere. Sono ideali per marcature di serie, lotti sequenziali, cicli produttivi e identificazione di componenti.

Datari: utili quando il lotto è collegato alla data di produzione o scadenza. La rotazione delle bande è immediata e consente di sostituire giorno, mese e anno con precisione.

Timbri con testo fisso: includono diciture standard come “Lotto”, “Batch”, “Scadenza”, combinate con numeratori o datari per rendere la marcatura più chiara e rapida. Questo approccio evita sovraccarichi grafici e mantiene l’impronta compatta.

Inchiostri per timbri lotto: marcatura su plastica, metallo e confezioni

La marcatura industriale richiede inchiostri dedicati e compatibili con superfici non assorbenti come film plastici, lattine, vaschette alimentari, packaging metallici e blister.

Gli inchiostri devono garantire:

  • asciugatura rapida
  • resistenza all’abrasione
  • aderenza su superfici lisce o trattate
  • stabilità in magazzino e celle refrigerate

In ambito alimentare si utilizzano formulazioni certificate e idonee al contatto indiretto, conformi alla normativa di settore. Per usi industriali è preferita una pigmentazione forte e resistente all’umidità, utile in ambienti produttivi con sbalzi termici o alta movimentazione.

Personalizzazione dei timbri lotto: design per l’alta leggibilità

Il principio fondamentale è la semplicità. L’impronta deve risultare leggibile anche in condizioni operative non ottimali, come linee produttive veloci, imballaggi scuri o superfici curve.

Per ottimizzare la resa è consigliato:

  • utilizzo di caratteri chiari e spessore uniforme
  • mantenimento di spaziatura sufficiente tra cifre
  • bande di gomma configurate per numeri e lettere necessari
  • impronta contraddistinta dalla dicitura fissa “Lotto” ove richiesto

La personalizzazione deve privilegiare la funzione rispetto alla grafica: in contesti di tracciabilità l’immediatezza è prioritaria rispetto all’estetica.

Domande frequenti sui timbri lotto

Quale inchiostro è obbligatorio per la marcatura di lotti su confezioni alimentari?

Sono necessari inchiostri certificati per contatto indiretto, ad alta resistenza e privi di componenti che possano contaminare il contenuto. Le formulazioni devono rispettare le specifiche della produzione alimentare.

Come si regolano le bande di un timbro numeratore o datario per il cambio lotto?

Le bande internalizzano cifre e lettere mobili. La rotazione è manuale e protetta, così da prevenire scorrimenti accidentali. Ogni sezione è selezionabile singolarmente per aggiornare lotto, batch o scadenza in pochi secondi.

Un timbro lotto autoinchiostrante è sufficientemente veloce per una linea di produzione?

Sì, se utilizzato con inchiostri rapidi e superfici compatibili. Per marcature ad altissima frequenza è preferibile un modello con cuscinetto sostituibile e struttura rinforzata.

Qual è la dimensione minima di carattere per un codice lotto leggibile in magazzino?

La dimensione deve essere proporzionata al packaging e al metodo di archiviazione. Caratteri troppo piccoli riducono la leggibilità in fase di inventario o controllo qualità: si raccomanda spessore uniforme e contrasto elevato.